«Il mondo sta cambiando molto velocemente. Il grande non batterà più i piccoli. Sarà il veloce a battere il lento»
- Rupert Murdoch -
L’ E-commerce Project Manager (in italiano “responsabile del progetto e-commerce“) è un tipico esempio di Digital Project Manager. SI tratta di una figura molto complessa. Ha un ruolo di gestione operativa, ma non solo; è responsabile della valutazione, pianificazione e realizzazione del progetto di vendita online. L’intento dell’E-commerce Project Manager è quello di raggiungere gli obiettivi di progetto, assicurando il rispetto dei costi, dei tempi e della qualità per soddisfare il cliente. Sarà il lavoro del futuro? Scopriamolo insieme, grazie all’intervista fatta a Valentina Sala, stimata e-commerce project manager, oltre che esperta di Web Marketing e Social Media, per questo vi consiglio di scoprire le sue pagine social in Twitter e Instagram. Autrice di alcuni articoli sull’e-commerce tra cui vi segnalo “E-commerce: su misura è meglio!“.
Chi è l’E-commerce Project Manager?
L’E-commerce Project Manager, in Italia denominato “responsabile di progetto” è una figura chiave per la realizzazione di un e-commerce aziendale; ha difatti l’incarico di realizzare il progetto mediante una strategia di sviluppo ed il successivo mantenimento degli obiettivi prefissati. Le migliori strategie si fondano su un marketing pianificato attraverso analisi di mercato specifiche. L’E-commerce Project Manager può essere a seconda delle dimensioni dell’azienda o una figura esterna alla società committente o interna alla stessa.
Puoi parlarci della job description dell’e-commerce project manager?
Sono diversi i punti che un E-commerce Manager deve definire per la realizzazione di un sito di vendita online. Innanzitutto va definita la strategia d’azione che andrà ad affiancarsi ad un’analisi di mercato e ad un business plan mirato che ci permetta di rendere il nostro sito competitivo e facilmente gestibile. Un e-commerce manager deve sapersi destreggiare tra i migliori e più efficaci strumenti di web marketing, reportistica e raggiungere con questi i più alti profitti possibili per il cliente.
Quale può essere lo stipendio medio di un E-commerce Project Manager?
Per rispondere alla domanda quanto guadagna l’E-commerce Project Manager bisogna analizzare diversi aspetti; in Italia, essendo in ritardo lo sviluppo dell’e-commerce rispetto ad altri paesi europei e non, l’e-commerce manager è una figura che si sta affermando soprattutto negli ultimi anni. Lo stipendio ovviamente sarà rapportato alla dimensione del progetto, alle abilità dell’e-commerce manager stesso, alle mansioni affidategli e alla grandezza dell’azienda committente. A grandi linee ti posso dire che una retribuzione lorda può oscillare dai 30.000 agli 80.000 euro, mentre ad oggi l’estero potrebbe offrire stipendi più elevati.
Che competenze deve possedere un E-commerce Project Manager?
Questa è sicuramente una delle domande più importanti. Parlandoti della mia esperienza personale, posso dirti che una conoscenza ampia, specifica ed approfondita degli strumenti di web marketing, sia mobile che on-site, è fondamentale. Come per i negozi fisici, anche in questo caso, la conoscenza del retail da parte dell’E-commerce project Manager è di estrema importanza. Mediante tale conoscenza potremmo definire diverse parole chiave che, con lo studio del KPI (Key Performance Indicator) e altri parametri forniti da Analytics e strumenti simili, ci permetteranno di capire se il progetto che stiamo realizzando è efficace o può essere migliorato. Questo ci aprirà la strada per un’ottima indicizzazione, che dovremo poi mantenere nel tempo mediante campagne Adwords, SEO, E-mail marketing ed altri tool atti a farci individuare criticità piccole o grandi per meglio organizzare il progetto e-commerce.
Prima hai accennato ai tool, quali bisogna saper padroneggiare al meglio?
Lo strumento più importante da conoscere e padroneggiare è Analytics; che dialogando direttamente con Google, ci permette di incrociare e confrontare dati per eseguire analisi approfondite del mercato e dei comportamenti degli utenti web all’interno del nostro sito. Essenziale è anche conoscere quali sono i prodotti più venduti, i colli di bottiglia che si presentano durante il processo d’acquisto e dunque correggerli per garantire all’utente una navigazione facile ed intuitiva. Oltre agli strumenti di statistica, possiamo utilizzare, per la promozione del nostro sito, piattaforme di e-mail marketing, portali social e contenuti coperti da copyright al fine di portare il cliente alla call to action.
Da quali aziende arrivano le maggiori richieste di lavoro?
Nell’arco della mia esperienza lavorativa di circa 10 anni, le richieste di creazione di siti e-commerce si sono molto diversificate. Inizialmente era un mercato di nicchia, riservato ad aziende multinazionali strutturate con un efficace organizzazione che rendeva più semplice la costruzione di un rapporto B2C (business to customer). Al giorno d’oggi, invece, le maggiori richieste arrivano da medie e piccole imprese che, soprattutto in questo periodo di crisi, cercano di aumentare il giro d’affari mediante la vendita on-line. Tra i settori che più puntano sull’e-commerce troviamo: abbigliamento, tecnologie ed ultimamente agenzie viaggi e food. Questi ultimi soprattutto promettono importanti sviluppi futuri.
Come si diventa E-commerce Project Manager?
Bella domanda! Quando mi sono affacciata in questo mondo, vi erano ancora poche scuole che tenevano corsi di economia rivolti all’e-commerce. Si parlava più che altro di Web Marketing. Col passare del tempo, ho potuto constatare che sono nati percorsi di studio mirati all’e-commerce, corsi on-line specifici per la gestione di progetti di vendita on-line e strumenti di comunicazione molto efficaci. Sicuramente l’esperienza in questo campo resta fondamentale per conoscere i costi, le strategie per risparmiare, le problematiche che si devono affrontare ed altre abilità che un percorso di studi solo teorico non può dare. Bisogna dire che anche se l’e-commerce oggi viene visto come una forma di commercio ancora poco diffusa, in realtà fa parte delle abitudini di acquisto di una larga percentuale di consumatori. Esiste un back-end molto complesso che definisce dall’inizio alla fine un percorso d’acquisto logico e strutturato che richiede da parte delle aziende committenti notevoli investimenti. L’organizzazione di una logistica efficiente, un coordinamento di spedizioni e l’approvvigionamento di materiali sono step fondamentali da non sottovalutare; ed è qui che entra in gioco la figura dell’E-commerce Project Manager.
Con quali altri professionisti interagisci?
Un E-commerce Project Manager è a stretto e costante contatto con tutti gli altri professionisti che lavorano sul progetto e-commerce. Dal responsabile della logistica, che si occupa della movimentazione dei prodotti venduti, al reparto IT che comprende programmatori e sviluppatori, che traducono le idee in codice, dai designer che definiscono gli standard visivi del sito, ai buyer che effettuano gli acquisti e possono essere o i proprietari stessi per piccole aziende o buyer professionisti per aziende più grandi, fino ad arrivare ai vari copywriter e ai gestori dell’e-mail marketing.
Ci descriveresti un po’ il tuo luogo di lavoro?
Per quanto concerne il mio lavoro, ho lavorato in grandi aziende strutturate con open space dove ci si poteva interfacciare direttamente con i vari reparti del progetto per rendere più efficiente il lavoro. Esistono comunque realtà più piccole, che si affidano ad un E-commerce Manager esterno, che può lavorare tranquillamente da casa, interfacciandosi con i vari responsabili in conference-call. Resta comunque il fatto che per massimizzare i risultati è quasi indispensabile avere un contatto con gli oggetti che si andranno a vendere, visitando magazzini e toccando con mano i prodotti che poi verranno venduti online